Ambre Preromane

L’ambra preromana: il mito e la materia

Per i suoi colori caldi e luminosi, l’ambra ha goduto di un grande favore fino dalla Preistoria. Se ne facevano collane e altri monili, spesso raffiguranti divinità o scene di mito. Poiché l’ambra in antico si raccoglieva quasi esclusivamente sulle rive del Baltico, ma era diffusa in tutta Europa fino al Mediterraneo si studiano le antiche vie di scambio che collegavano le popolazioni dell’Europa fin dal VI millennio a.C. L’ambra inoltre è legata a numerose leggende riportate dagli scrittori antichi; era usata in medicina ed era legata al culto solare. Oltre alla normale ricerca archeologica, è stato da tempo messo a punto un test basato sulla spettrometria a raggi infrarossi, che permette di individuare i luoghi di raccolta o di estrazione del materiale (Baltico, Mare del Nord, Sicilia eccetera). Importanti sono i rapporti internazionali: dal 1976 esiste un Committee for the Study of Amber che opera all’interno dell’Union Internationale de Sciences Préhistoriques et Protohistoriques, la cui rappresentante per l’Italia è Nuccia Negroni Catacchio, presidente del Centro. La Commissione promuove periodici incontri di studio internazionali. L’ultimo si è tenuto a Riga nel settembre del 2016.

Progetti

Il corpus delle ambre figurate preromane 
Da alcuni anni è in corso, presso la sezione di Archeologia dell'Università degli Studi di Milano, la catalogazione di tutti i manufatti figurati in ambra di età preromana rinvenuti nel territorio italiano. Questa ricerca, che si avvale della collaborazione di alcuni dei soci del Centro Studi di Preistoria e Archeologia, sta confluendo in un primo Corpusrelativo ai manufatti attualmente conservati presso i musei italiani, al quale si prevede di far seguire un secondo volume sulle ambre figurate di provenienza italiana presenti nei musei stranieri, in particolare europei e statunitensi. Il corpus, che sarà pubblicato a breve, è frutto della collaborazione con numerosi studiosi afferenti a diverse istituzioni ed enti di ricerca, e raccoglie alcune centinaia di schede di manufatti, corredate da un completo apparato grafico e fotografico.

Catalogazione dei manufatti non figurati 
Rientra nel progetto di studio dell'ambra preromana il programma di schedatura e analisi dei manufatti non figurati rinvenuti in territorio italiano. Il CSP ha avviato tale programma creando uno schema tipologico di base che, partendo dalle caratteristiche formali dei reperti (forma, sezione ecc.), individua gruppi di manufatti affini che si propone di schedare e studiare. Allo stato attuale della ricerca è stata completata la catalogazione e lo studio dei reperti collocabili cronologicamente nel Bronzo Antico, nonché dei manufatti cosiddetti “tipo Tirino” e “tipo Al lumiere”. Su questi ultimi reperti, particolarmente interessanti per l'ampia diffusione che hanno avuto nel corso dell'età del Bronzo Recente/Finale e dell'età del ferro a livello mediterraneo, è stato realizzato uno studio tipologico approfondito che ha permesso l'individuazione all'interno dei singoli tipi di varianti con specifiche caratteristiche formali.